Quindi vi chiedo: cosa può raccontare un semplice disco di pasta? È acqua, lievito, farina, sale. Ingredienti detti poveri, che se sposati a materie di primissima qualità possono raccontare sapori antichi e scoperte sensoriali, ma soprattutto la storia di due mani. Allora un disco di pasta è un po’ come la copertina rigida di un libro d’avventure e d’amore, tiene unite tutte le pagine della storia scritta da quelle mani. Io sono il Gorilla, io non mangio la pizza da Mauro, io mangio la Pizza di Mauro!